Nutrizione e gravidanza

Gravidanza

Perché alimentazione in gravidanza?

Questo è un periodo delicato, dove la donna deve prendere atto che la sua salute influenza quella del futuro nascituro. Sarebbe opportuno che cominciasse a seguire un adeguata alimentazione ancora prima del concepimento e se in sovrappeso avvicinarsi al normopeso. Ciò garantirà la salute sia della madre che del futuro bambino.

Si dice che i primi 1000 giorni del bambino siano quelli che influenzano maggiormente la sua futura salute e predisposizione a eventuali patologie.

Una corretta educazione alimentare può essere attuata in qualsiasi momento della vita, ma soprattutto quando si progetta una gravidanza. Lo scopo è arrivare a questo momento fisicamente pronte per affrontare i nove mesi nel migliore dei modi.

La giusta alimentazione agisce su:

  • Prevenzione.
  • condiziona foetal programming (lo stile di vita, cibo, esposizione ambientale della madre, modificano DNA in utero e modula il metabolismo futuro del bambino).
  • La donna in gravidanza è più predisposta ai cambiamenti di abitudine. Si può sfruttare questa attitudine per modificare l’alimentazione in modo che poi trasmetta alla famiglia le corrette modalità nutritiva.

In gravidanza avvengono molti cambiamenti metabolici, soprattutto dal punto di vista materno. A livello nutrizionale è presente una competizione fra mamma e feto, dove quest’ultimo necessita di nutrienti per crescere e la madre a sua volta deve soddisfare anche i suoi fabbisogni energetici.
Oltre a garantire un buono sviluppo fetale, bisogna garantire anche le riserve energetiche per la vita extrauterina, soprattutto nei primi giorni, la fase neonatale, dove il feto dovrà affrontare da solo tutti quei compensi metabolici per la crescita e la sopravvivenza.
I fabbisogni materni devono supportare anche le fasi del travaglio e poi la successiva produzione di latte.
Il feto viene chiamato “the fetal sifon” in gergo scientifico, cioè “sifone”, nel senso che raccoglie, aspira nutrienti, soprattutto glucosio, usato per fare ATP tramite la glicolisi anaerobica (come substrato finale si ha il lattato, ottimo substrato energetico per il feto, soprattutto per le vie biosintetiche). Così il feto può avviare tutti i suoi processi anabolici.

Se avvengono “errori” nella gestione alimentare si può andare incontro a problemi, come il diabete gestazionale. Questo solitamente sparisce nel 90% dei casi, dopo gravidanza. È dato dall’ormone lattogenoplacentare, prodotto dal feto per garantirsi il cibo.
La donna obesa già prima della gravidanza, può avere iperglicemia e quindi diabete gestazionale, perché la sua condizione lo favorisce.
Se non lo gestisco, posso sviluppare diabete tipo 2.
Se l’aumento di peso in gravidanza è eccessivo vado incontro a rischi quali taglio cesareo, LGA (bambino troppo grande).

Anche se la gravida non prende peso abbastanza, il bimbo può nascere prematuro.
Periodo gestazionale

I – II TRIMESTRE, detto early.
Il feto è sempre in una fase anabolica perché si deve accrescere. Anche la madre ha un atteggiamento anabolico grazie agli ormoni placentari che agiscono su questo versante, quindi anche in situazioni di digiuno la donna in gravidanza cerca di aumentare le riserve energetiche materne sotto forma di tessuto adiposo.
Estrogeni e progesterone segreti a livello placentare influenzano il metabolismo: nel primo trimestre la donna mostra un normale metabolismo glucidico, ma il tessuto adiposo è più sensibile all’insulina per l’aumento dei recettori dell’insulina sulle cell adipose. Il risultato è una predisposizione ad accumulare più riserve adipose soprattutto se ci troviamo in un eccesso calorico alimentare. Se in questa fase si mangia senza misura si avrà un aumento di peso dovuto soprattutto all’aumento del tessuto adiposo.

III TRIMESTRE
La sensibilità insulinica nel III trimestre si abbassa, dando resistenza insulinica. Il feto si accresce, ci sono cambiamenti metabolici importanti, dati dall’ormone lattogeno placentare. Tra la 20esima settimana inizia a aumentare in maniera esponenziale.
La madre è come se si trovasse in una situazione di digiuno, dove il fine ultimo è quello di aumentare glucosio plasmatico per favorire la nutrizione fetale. Il glu va a inserirsi nel compartimento fetale maggiormente grazie all’o. lattogeno placentare che causa insulino resistenza e in questa maniera la madre non sequestra glucosio per il feto, ma userà soprattutto gli a. grassi. Quindi a livello metabolico si ha uno switch che permette al feto di metabolizzare più glucosio.

La donna gravida ha una glicemia più alta ogni volta che si alimenta, rispetto a una donna non in gravidanza, perchè lo zucchero è destinato al feto.

Nel digiuno invece la glicemia scende molto, si alzano gli a. grassi, liberi nel plasma, questo perché si cerca di mantenere come substrato energetico (sono donatori di glicerolo).

 

Modificazioni ponderali auspicabili in gravidanza

sottopeso: dai 12 ai 18 kg.
normopeso: 12 o 13 kg di media, fino a un massimo di 16 kg, dipende dal livello del normopeso.
sovrappeso: non superare i 12 kg.
In obesità di II o III grado i Kg sono 7 da non superare.

 

In base ai trimestri:

I trimestre
sottopeso 2 Kg circa.
normopeso 1,5 Kg.
sovrappeso/obesi massimo 1 Kg (ma in questa fase potremmo mirare a non ingrassare).

II – III trimestre
sottopeso 500 g / sett di media.
normopeso 400 g / sett. di media.
sovrappeso/obesi: 330 g.

Un aumento medio di 12,5 kg (aumento medio per un soggetto normopeso) è ripartito:

Il feto ha un aumento ponderale esponenziale dalla 25esima settimana alla fine della gravidanza; questi sono aumenti ponderali sui quali non possiamo agire, sono fisiologici. Ecco perché se possiamo agire lo possiamo fare all’inizio, nella prima fase.

 

Fabbisogno energetico

A seconda che si considerino i nuovi o i vecchi Larn oppure le indicazioni della SIGO del 2018 possiamo avere diverse interpretazioni. Sta poi al professionista valutare a seconda dei casi quali apporti è meglio soddisfare.

 

Secondo i Larn vecchi (non prendono in considerazione i fabbisogni divisi per trimestri):

Sottopeso + 360 kcal
Normopeso + 300 kcal      Normopeso con riduzione attività fisica + 150 kcal
Obese + 200 kcal               Obese con riduzione attività fisica + 100 kcal

 

Larn 2014 (considerano i fabbisogni divisi per trimestri): non fanno distinzione fra sovrappeso, normopeso, sottopeso. Parlano per lo più di donne normopeso.

I trimestre: fabbisogno è praticamente nullo, non c’è bisogno di un surplus.
II trimestre: + 260 kcal Nel II trimestre si parla di prendere massimo 4 – 5 kg da inizio gravidanza.
III trimestre: + 500 kcal circa. Qui il fabbisogno è maggiore. Dovrebbe poi portare a un aumento massimo di 16 kg.

 

Fabbisogni SIGO 2018, danno dei fabbisogni standard:

Soggetto sottopeso/obesa o normopeso allettata, minimo 1600 kcal.
Normopeso senza attività 1900 Kcal.
Donna sottopeso o normopeso con attività fisica intensa 2200 Kcal.

 

Fabbisogno minimo di macronutrienti sul peso pregravidico o sul peso ideale:

PROTEINE
I TRIMESTRE 1g pro kg di proteine , quindi non aumento il surplus proteico (fabbisogno minimo…).
II TRIMESTRE + 8g / die.
III TRIMESTRE + 26 g / die.

CARBOIDRATI
50 – 55% DELL’ENERGIA totale. Senza scendere sotto i 175 g di carboidrati (circa 2 – 3 g per Kg).
Fibra 25 – 30 g die.

GRASSI                                                                                                                                                                                                            possono essere aumentati un poco se ho i carboidrati più bassi, 25 – 35% con attenzione al DHA fondamentale per il SN del fato.

 

Spesso c’è anemia gravidica, se l’emoglobina è < 11 g/dl, va integrata, ma è il ginecologo che decide come intervenire.
Integrazione di A. folico deve essere fatta già dall’inizio, nel periodo pregravidico; iniziata la gravidanza aumenta il fabbisogno a 600 microgrammi die nel I trimestre.
Vit. D interviene nel sist. Immunitario oltre che nell’assorbimento del calcio.
Calcio deve essere presente, 1200 mg die.

Fondamentale quindi il contributo del nutrizionista, il quale può supportare il ginecologo e la gestante, fornendo utili consigli nutrizionali e comportamentali volti a migliorare e mantenere la salute in questo momento tanto delicato.

Dott. Stefano Carrara
Biologo Nutrizionista
3335429246

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