Percorsi nutrizionali e Risultati
Quando si parla di nutrizione si fa riferimento a diverse tipologie di diete, di strategie alimentare, messe in atto per arrivare all’obiettivo prefissato.
Ciò che fa veramente la differenza è la volontà e l’impegno che il paziente mette in quello che fa. La sua motivazione.
Se la voglia di migliorare il proprio stato di salute è forte, allora i risultati sono tangibili e la motivazione si rafforza ulteriormente.
Tutto questo è possibile grazie al supporto mirato del nutrizionista, il quale non si limita a fornire una dieta, ma accompagna la persona in tutto il cammino.
Come affrontare il percorso nutrizionale?
In modo semplice e consapevole.
Seguire un piano alimentare non significa sempre costrizione o privazione. I miei pazienti spesso riferiscono che mangiano più di prima, ma in modo migliore.
Quale percorso nutrizionale?
Si può scegliere in base al bisogno e stile di vita del paziente: dalla dieta mediterranea alla chetogenica (con alimenti o oloproteica, se lo stato di salute lo permette), low carb (bassa in carboidrati), ecc.
Oppure una combinazione di questi approcci, a cicli.
Qual’è la dieta migliore?
Dipende.
Nella maggior parte dei casi si parte da un piano alimentare “normale” con lo scopo di educare e insegnare a mangiare, bene e meglio. Questo ha portato il paziente a stupirsi di sé stesso e delle sue capacità per il risultato ottenuto.
Successivamente, se necessario, si può procedere con un approccio chetogenico per dare un ulteriore spinta al dimagrimento (vedi https://www.isoladelbenesserecarrara.it/dieta-chetogenica/ https://www.isoladelbenesserecarrara.it/dieta-oloproteica-o-liposuzione-alimentare/ ).
In altri pazienti invece si preferisce partire da piani alimentari chetogenici per poi deviare sull’alimentazione mediterranea, consapevole e educativa.
Si opta per questa scelta quando bisogna rafforzare la motivazione, ci sono gravi problemi di obesità da risolvere o condizioni che necessitano uno sblocco veloce, ancora prima dell’educazione alimentare. https://www.isoladelbenesserecarrara.it/dieta-oloproteica-o-liposuzione-alimentare/
Sovrappeso, sindrome metabolica, diabete di tipo 2, ecc. hanno quasi sempre come comuni denominatori le cattive abitudini alimentari, la sedentarietà e gli abbinamenti errati dei cibi.
Lavorando su queste situazioni, instaurando un rapporto di fiducia fra nutrizionista e paziente, i risultati sono tangibili.
Di seguito alcuni esempi di trattamenti di vario tipo in cui i risultati sono stati ottimali.
CASISTICHE
1 – RECUPERO DEL PESO e RIEDUCAZIONE ALIMENTARE NELLA GESTIONE SPORTIVA (SCHERMA)
Percorso nutrizionale in paziente di 15 anni, sportivo agonista. Difficoltà a incrementare il peso con conseguente stanchezza e spossatezza, soprattutto negli allenamenti e gare. Anche il recupero era difficoltoso. Rimodulando il piano nutrizionale con approccio ciclico (piano per gara e piano alimentare per altri giorni) il pz ha incrementato gradualmente il peso migliorando sia lo stato nutrizionale che le performance.
2 – GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Iniziale percorso nutrizionale atto a migliorare la forma fisica, modificato in itinere per gravidanza. Dopo iniziale calo ponderale ci siamo concentrati sulla gravidanza in atto modulando il piano alimentare sulle esigenze nutrizionali di questa fase. La paziente ha abbinato al piano alimentare sessioni di nuoto. Il feedback fra nutrizionista e ginecologa ha permesso di lavorare sulla persona a 360°: il risultato è stato un aumento di peso fisiologico contenuto, parametri nella norma e una ripresa post gravidica eccellente. Seguita anche in allattamento e nel periodo successivo.
3 – CALO DEL PESO E RIEDUCAZIONE ALIMENTARE
Percorso nutrizionale partito da dieta mediterranea e educazione alimentare in paziente che presentava obesità per cattive abitudini alimentari, seguito da ciclo chetogenico per ritornare a dieta mediterranea. Sempre con associazione di sport (tranne in chetogenica). La paziente è tutt’oggi in trattamento dietoterapico.
4 – CALO DEL PESO
Paziente che proveniva da cattive abitudini alimentari, ma praticante sportivo (non agonistico).
Mangiando meglio e “più di prima” sta perdendo peso e acquistando consapevolezza nutrizionale.
Prosegue il trattamento nutrizionale.
5 – CALO DEL PESO E DISTURBI INTESTINALI (IBS E DIARREA)
Paziente obesa con errata alimentazione e disturbi intestinali (dissenteria).
Obiettivo primario è stato ripristinare la corretta funzionalità intestinale. Regolarizzato, si è spostata l’attenzione al dimagrimento. La paziente è diventata consapevole sulle scelte alimentari, contenta e soddisfatta del risultato ottenuto. Sta proseguendo il suo percorso.
6 – GRAVE OBESITA’ ASSOCIATA A CURA CHEMIOTERAPICA PREVENTIVA
Paziente donna, 67 anni. Grave obesità resistente al dimagrimento, aggravata da cura chemioterapica preventiva per evitare recidive di neoplasia al seno. Previa accordo con oncologo si è proceduto a dieta oloproteica (chetogenica) per aiutare il calo ponderale e diminuire i dolori articolari provocati dall’obesità. La terapia nutrizionale è costituita da cicli di dieta oloproteica intervallati da dieta mediterranea.
Ha associato al percorso nutrizionale i massaggi da me praticati (vedi sito sezione trattamenti) per ottenere maggiore benessere articolare.
La paziente ha avuto un netto miglioramento del quadro generale e sta tutt’ora proseguendo il trattamento.
7 – CALO DEL PESO
Dieta mediterranea, dissociata. Paziente che presenta obesità, sedentarietà e filtrazione renale leggermente diminuita.
Integrando attività fisica regolare (camminate), dieta e amminoacidi essenziali il calo del peso e dei cm è stato evidente, come la soddisfazione e l’impegno del paziente.
Attualmente sta proseguendo il trattamento.
8 – EDUCAZIONE ALIMENTARE E CALO PONDERALE: APPROCCIO CICLICO DIETA MEDITERRANEA E CHETOGENICA
Percorso di rieducazione alimentare in paziente iperfagico (mangiava molto), dieta mediterranea e successivi cicli di dieta chetogenica e oloproteica.
Il paziente ha ottenuto notevoli risultati sia sulla perdita di peso che sui dolori articolari e benessere generale.
Ha associato al percorso nutrizionale i massaggi da me praticati (vedi sito sezione trattamenti) per ottenere maggiore benessere psicofisico.
Tutt’oggi sta proseguendo il suo percorso.
9 – CALO MASSA GRASSA E CONSEGUENTE INCREMENTO DELLA MASSA MAGRA
Uomo di 25 anni. Militare.
Per ragioni lavorative deve migliorare la massa magra: accesso a un concorso in cui si richiede una massa grassa minore del 20% .
Avendo poco tempo a disposizione per l’obiettivo, si opta per una chetogenica oloproteica. In breve tempo si raggiunge lo scopo. Segue allenamento non intensivo accompagnato da piano nutrizionale educativo.
Il paziente tutt’oggi sta proseguendo mantenendo il risultato acquisito.
10 – COLON IRRITABILE E RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE CON RECUPERO DEL PESO PERSO.
Uomo di 88 anni, dopo tre ingressi in pronto soccorso per dolori addominali e lombalgia (aggravata da accumulo di aria addominale), esami nella norma e senza una diagnosi patologica, giunge in studio per migliorare la sintomatologia.
In un mese è calato 5 kg.
Da sempre soffre di aerofagia, ma ultimamente la situazione si è aggravata. L’aumento dei dolori addominali era tale da impedire la normale alimentazione con conseguente involontario calo ponderale.
Dalla valutazione nutrizionale è emerso uno scorretto abbinamento degli alimenti e l’uso di prodotti integrali.
I primi 15 giorni è stata modificata l’alimentazione e fatto compilare un diario. Al controllo si è provveduto ad attuare un percorso di educazione alimentare basato sulla corretta combinazione dei nutrimenti e l’esclusione di quelli dannosi per il paziente. Integrato con appositi fermenti e psyllo gel.
La scomparsa della sintomatologia è stata progressiva e veloce, così come la voglia di tornare a mangiare e la conseguente ripresa del peso. Ciò dimostra che anche a questa età è possibile intervenire positivamente su problematiche invalidanti.
11 – DISTURDI DELL’ALIMENTAZIONE, BINGE EATING (ABBUFFATE).
Donna 32 anni. In gravidanza, ottavo mese. Soffre di disturbo di abbuffate. Problema che trascina da anni, peggiorata da separazione passata.
Riusciamo con un intervento mirato a lavorare sulla consapevolezza e la gestione della situazione. Le abbuffate diminuiscono di frequenza, migliora l’alimentazione e la consapevolezza. Il peso frena l’aumento.
Ad oggi prosegue il trattamento.
12 – OBESITA’ RESISTENTE
Donna, 57 anni. Grave obesità, resistente alla dieta.
Negli ultimi anni ha subito incremento ponderale, pur mangiando poco non riesce a perdere peso. Si comincia un approccio mediterraneo in attesa delle analisi ematiche prescritte dal medico. Dai controlli medici emerge steatosi epatica con transaminasi elevate. Optiamo per un approccio oloproteico.
Dopo un periodo di 2 mesi gli esami epatici risultano nella norma. La paziente si sente bene e il calo ponderale prosegue.
Si alternano cicli di oloproteica.
…Continua…
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Dott. Stefano Carrara