Dieta oloproteica o “liposuzione alimentare”: Cos’è?

La Dieta Oloproteica o “liposuzione alimentare” è un approccio dietetico di 21 giorni, seguito da una fase di transizione e una fase educativa. Assicura un dimagrimento relativamente rapido, effettuato prevalentemente a spese della massa grassa (preservando la massa magra) e senza ripresa di peso ulteriore se le fasi successive saranno correttamente rispettate.

E’ una dieta NORMOPROTEICA (non c’è eccesso di proteine alimentari) da non confondere con le diete iperproteiche.
Permette un maggior controllo del senso di sazietà e una perdita di grasso maggiore rispetto ad una dieta standard. Il risultato di questa dieta è solitamente costante e permette di perdere tra il 7 e il 10% del peso di partenza nell’arco di soli 21 giorni.
Questo protocollo prende il nome di “liposuzione alimentare” alla fine degli anni ’90, visti i risultati in centinaia di casi, dove si è avuto un riequilibrio della silhouette sia nelle donne ginoidi che nel maschio in sovrappeso con caratteristiche androidi.
Ciò significa che questa dieta colpisce quelle zone del corpo, maschili e femminili, dove il tessuto adiposo presenta un metabolismo diverso rispetto alle altre parti dell’organismo accumulando grasso in eccesso (distretto trocanterico, quindi bacino e cosce nelle donne e di quello addominale negli uomini così come nelle donne in menopausa). In tali distretti il grasso accumulato è sottoposto all’influenza negativa di estrogeni ed insulina che stimolano la produzione del grasso e ne impediscono la distruzione. La dieta oloproteica viceversa aumenta la sintesi di un ormone chiamato GH che contrasta gli effetti degli estrogeni e dell’insulina, determinando la distruzione del grasso nelle adiposità localizzate.

Fondamentale è evitare il “fai da te”, in quanto le calorie, l’integrazione alimentare e la gestione del protocollo cambia in base alla costituzione del paziente e dallo stile di vita e comportamentale.
Dal punto di vista nutrizionale non si tratta di una dieta educativa, ma bensì di un approccio da utilizzarsi in quelle occasioni in cui gli altri metodi non si sono rilevati efficaci. Dopo tale protocollo il paziente deve essere rieducato a una sana alimentazione e stile di vita corretto.

Utilizzata per…

Trattare l’obesità medio/grave attraverso un metodo dimagrante che usa una dieta altamente lipolitica (dieta chetogenica oloproteica) e prevede poi l’utilizzo di diete ipocaloriche equilibrate, il cui obiettivo è di consolidare la perdita di peso e di rieducare il paziente ad una corretta alimentazione.
Combattere le adiposità localizzate (sia femminili: zona peritrocanterica, vale a dire parte bassa del bacino e parte alta delle cosce, che maschili:

a livello addominale) con un riequilibrio della silhouette.

Dieta oloproteica: fasi

Si divide in tre fasi, ognuna deve essere seguita in modo scrupoloso.

FASE 1: dieta d’attacco
Alimentazione personalizzata con chetogenesi controllata, in media dura 21 gg.

FASE 2: dieta di transizione
Alimentazione ipocalorica sul modello della dieta mediterranea tramite reintegro graduale, al fine di consolidare i risultati della 1°fase. Mediamente questa fase dura 42 gg o anche di più in base agli obiettivi prefissati.
Essendo la dieta oloproteica una dieta fortemente ipocalorica e ipoglucidica la fase di mantenimento va fatta in modo da reinserire gradualmente i carboidrati e le calorie. Spesso vi è un aumento di peso in modo molto veloce perchè molte persone omettono questa fase.

FASE 3: riequilibrio metabolico.
Alimentazione leggermente ipocalorica sul modello della dieta mediterranea

Vantaggi

– Rapida perdita di peso
– Assenza del senso di fame dopo le prime 48 ore
– Miglioramento del tono muscolare
– Azione per dimagrire le adiposità localizzate e le gambe

Cellulite

Definita liposuzione alimentare in quanto va ad intaccare i depositi di grasso più resistenti al dimagrimento essendo una dieta chetogenica (diminuisce drasticamente l’insulina che ha come bersaglio anche le adiposità localizzate).
Oltre ciò migliora molto la ritenzione idrica, sia generalizzata che delle gambe.

Controindicazioni

Il protocollo oloproteico è sconsigliato nei seguenti casi:

  • Insufficienza renale
  • Insufficienza cardiaca
  • Insufficienza epatica
  • Diabete di 1 tipo
  • Gravidanza e allattamento
  • Aritmie cardiache
  • Infarto, TIA o ictus pregressi (ultimi 12 mesi)
  • Neoplasie
  • Malattie psichiatriche
  • Terapia cronica con diuretici (esclusi i risparmiatori di K)
  • Età minore di 14 anni e maggiore di 70 anni

Nel caso in cui sia necessario attuare questo protocollo è importante la supervisione dello specialista.

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali più comuni sono la stitichezza, meteorismo, senso di nausea spesso dovuto alla chetosi. In casi minori ci può essere diarrea e stanchezza. Sono tutti effetti transitori che possono manifestarsi nei primissimi giorni per poi sparire.

Dieta oloproteica e sport

Nella maggior parte dei casi è sconsigliabile fare sport durante la dieta oloproteica, oppure è consigliabile fare una moderata attività fisica a meno che si sia abituati a fare attività fisica. Per le persone che praticano una attività fisica è molto importante l’integrazione di potassio e magnesio soprattutto se questo protocollo viene fatto durante i periodi caldi.

 

In sintesi non è un protocollo convenzionale, adatto a tutti, e soprattutto non è la dieta per “perdere peso prima di andare in spiaggia”. Questa dieta è efficace, ma nei 21 gg del protocollo non è possibile “sgarrare” in nessun modo. In questo caso l’organizzazione è molto importante.

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