CELIACHIA

CELIACHIA

Malattia autoimmune causata da una reazione anomala dal sistema immunitario alle proteine del glutine, la gliadina, in soggetti geneticamente predisposti. Quando è introdotta nel corpo attraverso il cibo provoca un’infiammazione della parete dell’intestino. L’infiammazione dei tessuti appiattisce i villi, riducendo la loro capacità di assorbimento e causando i sintomi.

Da sintomi, quali:

diarrea

gonfiore addominale

dolore addominale

perdita di peso (conseguenza di malassorbimento intestinale)

rallentamento della crescita nei bambini

 

GLUTINE

proteina che si trova nei cereali:

grano, di tutti i tipi

orzo

segale

negli alimenti che li contengono, ad es.: pasta, pizza, pane, crackers, grissini, torte, snacks, cereali per la prima colazione, carne e pesce impanati.

Aggiunto come additivo spesso in: salse, piatti pronti, gelati, alcuni tipi di yogurt.

La birra, prodotta dalla fermentazione dell’orzo, deve essere evitata dai celiaci.

 

La celiachia interessa circa l’1% della popolazione generale a livello globale, è più frequente tra le donne (2 casi su 3) e può svilupparsi a qualsiasi età.

I sintomi possono variare molto. Nei casi più lievi, i malati scoprono casualmente la patologia facendo analisi per altre malattie.

 

Sintomi comuni della forma classica:

diarrea (malassorbimento)

 

Altri sintomi comuni:

gonfiore addominale

dolore addominale

perdita di peso

malassorbimento intestinale

rallentamento della crescita nei bambini

sintomi della forma atipica

 

Stanno aumentando i casi accertati della forma atipica negli adulti, i cui sintomi possono essere:

stanchezza e affaticamento (segnali di anemia da mancanza di ferro o di anemia da mancanza di folati)

perdita dei capelli (alopecia)

dimagramento senza altra causa

ulcere e lesioni ricorrenti nella bocca (aftosi orale ricorrente), perdita dello smalto dei denti (ipoplasia)

dolori addominali ricorrenti

vomito

aumento del livello delle transaminasi

disturbi del ciclo mestruale

ridotta statura

infertilità, aborti spontanei ripetuti

disturbi della gravidanza

riduzione della massa ossea (osteopenia, osteoporosi)

formicolio e intorpidimento delle mani e dei piedi, mancanza di coordinazione muscolare (atassia)

Dermatite erpetiforme causata dal glutine (eruzione di vescicole e bolle che provocano un intenso prurito. Localizzata più frequentemente nella parte bassa della schiena (regione lombare), gomiti, ginocchia. Invece di provocare un’infiammazione intestinale, determina una reazione a livello della pelle (cute).

 

CURA

La quasi totalità dei malati risponde perfettamente ad una dieta senza glutine. Esistono combinazioni di cibi e nutrienti che possono essere utilizzati, naturalmente privi di glutine, oltre agli alimenti confezionati appositamente per celiaci. Il nutrizionista può essere un valido supporto in tutti i casi di celiachia accertata e ogni volt che il paziente voglia perdere peso o migliorare il suo stile alimentare.

Nel celiaco anche una piccola quantità di glutine, come ad esempio quella contenuta in un cucchiaio di pasta, può provocare disturbi intestinali molto sgradevoli.

Il glutine non è essenziale nella dieta e può essere eliminato senza che si verifichino carenze nutrizionali.

Controllare sempre le etichette degli alimenti che si acquistano.

Attualmente i prodotti senza glutine sono quelli che ne hanno una quantità inferiore a 20 parti per milione (ppm).

ATTENZIONE: eliminare il glutine in chi non è celiaco non è producente.

 

FATTORI DI RISCHIO

Familiarità: I familiari di primo grado (figli, fratelli/sorelle, genitori) dei malati celiaci hanno un rischio pari a circa il 15% in più, rispetto alla popolazione generale, di sviluppare la malattia celiaca.

Fattori ambientali; Alcuni fattori, come le infezioni dell’apparato digerente (ad esempio un’infezione virale) durante la prima infanzia, possono svolgere un ruolo importante nello sviluppo della celiachia.

Malattie autommuni; La presenza di una malattia autoimmune aumenta il rischio di sviluppare la celiachia fino a 10 volte rispetto alla popolazione generale. Le malattie associate alla celiachia includono diabete mellito di tipo 1, tiroidite autoimmune, sindrome di Sjögren.

 

DIAGNOSI

Gli esami che permettono di diagnosticare la celiachia sono:

  • esami del sangue (determina il livello di anticorpi anti-endomiso e anti-transglutaminasi prodotti nei casi in cui il glutine sia percepito dall’organismo come sostanza estranea e pericolosa).
  • biopsia intestinale

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

ISSALUTE – Celiachia

Regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso e che abroga la direttiva 92/52/CEE del Consiglio, le direttive 96/8/CE, 1999/21/CE, 2006/125/CE e 2006/141/CE della Commissione, la direttiva 2009/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 41/2009 e (CE) n. 953/2009 della Commissione

Regolamento di esecuzione (UE) n. 828/2014 della Commissione, del 30 luglio 2014, relativo alle prescrizioni riguardanti l’informazione dei consumatori sull’assenza di glutine o sulla sua presenza in misura ridotta negli alimenti. Testo rilevante ai fini del SEE

Legge 4 luglio 2005, n. 123. Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia. (Gazzetta Ufficiale n. 156 del 7 luglio 2005) Decreto 17 maggio 2016 del Ministero della Salute. “Assistenza sanitaria integrativa per i prodotti inclusi nel campo di applicazione del regolamento (UE) 609/2013 e per i prodotti alimentari destinati ai celiaci e modifiche al decreto 8 giugno 2001”; Assistenza sanitaria integrativa per i prodotti inclusi nel campo di applicazione del regolamento (UE) 609/2013 e per i prodotti alimentari destinati ai celiaci e modifiche al decreto 8 giugno 2001. (Gazzetta Ufficiale n.136 del 13-06-2016)

Decreto 17 maggio 2016 del Ministero della Salute. Assistenza sanitaria integrativa per i prodotti inclusi nel campo di applicazione del regolamento (UE) 609/2013 e per i prodotti alimentari destinati ai celiaci e modifiche al decreto 8 giugno 2001. (Gazzetta Ufficiale n.136 del 13-06-2016)

Decreto 10 agosto 2018 del Ministero della Salute. Limiti massimi di spesa per l’erogazione dei prodotti senza glutine, di cui all’articolo 4, commi 1 e 2, della legge 4 luglio 2005, n. 123, recante: «Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia». (GU Serie Generale n.199 del 28-08-2018)

Ministero della Salute. Circolare del 26 settembre 2018, n. prot. 0036901 sui termini di applicazione del DM 10 agosto 2018

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